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lunedì 8 maggio 2017

Pagellone Virtus Chianciano 2017 di Giacomo Testini


È stato un 2016-17 lungo e faticoso. A tratti drammatico, sportivamente parlando, ma alla fine la Virtus Chianciano ha saputo portare a casa, meritatamente, una salvezza che vale quasi come la vittoria di un campionato. Sotto la pioggia dello stadio Ennio Viti di Montecchio la Viola ha strapazzato i bianco rossi per uno a quattro e nella partita più importante dell'anno ha giocato decisamente l'incontro più spettacolare del suo altalenante torneo.
Per il futuro serviranno nuove risorse umane ed economiche sopratutto per cercare di migliorare e migliorarsi, occorrerà programmazione e bisognerà che la rosa possa contare su due-tre rinforzi tecnici, magari uno per reparto.
Ora però è tempo di festeggiare e di tirare le somme, è il momento di valutare, facendo il classico pagellone, seriamente, ma con un pizzico di ironia, gli effettivi termali che hanno reso possibile la fantastica salvezza che garantirà al Chianciano di disputare il prossimo campionato in seconda divisione. L'obiettivo primario e fondamentale è stato conquistato da questo grande gruppo che doverosamente andiamo a descrivere:

Tommaso Figuretti: La famosa muraglia misura ufficialmente 8.851,8 km. Il Tommy è circa 1.80 m da sdraiato, ossia quando vola tra i pali. Ma egli è molto più solido e duttile dell'opera cinese che è per antonomasia definita come una delle sette meraviglie del mondo moderno. The Wall. 7

Luca Lodi: Corsa, grinta, pragmaticità, affidabilità tattica e polmoni d'acciaio. Enithing else? Anche no. Applausi, inchino, sipario. 7 

Andrea Pulcinelli: Dal Cesa con furore, una stagione da attore protagonista. (Con ampi margini di miglioramento) Acquisto decisamente azzeccato il Pulcy. 7

Marco Berbetti; "Un capitano, c'è solo un capitano!" Anima e cuore, in campo e fuori. Nello spareggio è stato ste-pi-to-so. Numero quattro for president. Senatore a vita. 7,5

David Daviddi: Mangia per due e difende sia a tre che a quattro da campione. Certezza assoluta, non delude mai, a tavola, ma sopratutto in campo e nei duelli aerei. 7

Nicola Cozzi Lepri: Caratteristiche somatiche come un guerriero moichano, ma style raffinato tipo i commendatori dei favolosi anni '60. Se non fosse mancato per diverse settimane forse la Virtus si sarebbe salvata prima. Player da copertina. 7

Marco Benicchi: La seconda divisione gli sta stretta, giocatore completo. (Qualche golletto in più ce lo aspettavamo però visto che "il citto è forte"...) A prescindere dallo score, averne di giocatori così. 7

Leonard Mema: Reti, assist e tocco di palla morbido e gustoso come le caramelle che si comprano alle fiere paesane il primo di maggio. Ottima mezz'ala. Manca un po' nello sprint ma per essere il primo anno merita la promozione. Internazionale (come il suo passaporto.) 7

Marco Fabiani: Da un grande attaccante come lui "pretendiamo" sempre la doppia cifra nella voce marcature totali. Qualche golazo sbagliato, lo perdoniamo perchè ha poi fatto quelli decisivi. Bilancia, anzi, ago della bilancia nello score termale. 7

Marco Fucelli: Un grave infortunio sembrava lo avesse messo fuori definitivamente. Game over e carriera finita. Ed invece con pazienza, costanza e dedizione è tornato e si è ritagliato pure un posto da titolare nelle sfide decisive. Ritorno al futuro. "Grande Giove?!" "No, grande Marco, eh." 7+ 

Lorenzo Fucelli: Grandi potenzialità e doti tecniche sopra la norma. A scuola i professori durante il colloquio con i genitori lo avrebbero definito così "È molto intelligente ma non si applica al 100%" Si può dare di più, come cantava Gianni Morandi. 7- (per bilanciare col fratello Marco)

Giovanni Esposito: Potrebbe tranquillamente fare il torneo di Promozione o Eccellenza, gli infortuni purtroppo lo hanno tormentato ultimamente. Ad ogni modo, se sta bene, Willy il cojote non regge minimamente il suo passo devastante. Non è stata fisicamente la sua migliore annata. 7

Giacomo Fucelli: A tratti Superman a volte Clark Kent. L'anno prossimo se sarà disposto a sputare sangue negli allenamenti e nella vita di squadra sarà il portiere più forte del torneo. Ci giochiamo una fishe. Madre natura è stata buona con Jack. Un stazza come la sua non si vede spesso in seconda categoria. 7

Valerio Della Lena: Vent'anni di calcio a Chianciano. Leader silenzioso. Era la sua ultima annata. Da domani sarà dirigente viola. Cloniamo l'uomo e facciamo in modo che nascano altri giocatori come lui. 7 (ma 10 con lode alla carriera)

Guido Cencini: Con un po' di potenziamento fisico chi sa, potrebbe fare a sportellate con chiunque. I numeri ci sono. "Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, il prossimo anno giocherà con la maglia numero sette". Francesco De Gregori. 7

Yari Del Buono: Talento cristallino, è tornato dopo un periodo di inattività. Kim Jong Un completerà la costruzione della bomba atomica entro il 2019 come "arma tattica". Il Chianciano avrà il suo missile a lunga gettata pronto già nel 2018, quando tornerà al top della condizione, quindi molto prima del dittatore nord coreano. 7

Filippo Fallerini: Si è fatto male sul più bello ma è comunque stato decisivo e determinante in questa salvezza virtussina. Serio, fondamentale e regolare. Cavallo di razza, anzi, un tir.

Denis Mema: Arrivato a stagione in corso ha rimediato un grave infortunio che lo ha messo ko prima della conclusione. Quando ha giocato è stato un valore aggiunto. Prezioso. 7

Ivan Pellegrini: Il Cobra o Ivan il terribile. Che dir si voglia è sempre un cannoniere con grande fiuto del gol. Quando morde fa male. Molto male. 7

Antonio Riccio: Aldilà che sa giocare a pallone, 'sto ragazzo ha una dote speciale. Lo spirito di gruppo e la simpatia che riesce a trasmettere a tutta la ciurma. Personaggio fondamentale. 7

Giulio Vannuccini: Nel 2016 era (calcisticamente parlando) bello come Cenerentola al ballo delle principesse. Poi è scoccata la mezzanotte (con anticipo) e l'incantesimo si è rotto. Torna nel Paese dell'Acqua Santa, talentuoso foianese, a Chianciano le porte per i nostri ragazzi sono sempre aperte. 6.5

Lorenzo Arrais: Pedigree imponente e fisico importante. Portiere che forse, nonostante il buon passato, almeno in Virtus, non ha trovato il suo habitat perfetto. Peccato. 6.5

Ferdinando Nappo: Un cuore grande... così. Il calcio è uno sport di squadra, c'è chi segna, chi difende, chi fa gli assist. Lui non ha, per sua natura, nessuna di queste tre doti, visto che è un golkeaper, ma anche solo dalla tribuna sa essere tremendamente essenziale. 7+

Giovanni Bologna: Quando ha giocato è stato utile alla causa. C'è stato anche lui e non va affatto dimenticato. È un assegno, post datato. Calciatore su cui investire. 7

Stefano Marchetti: Ha voluto cambiare aria. Ha segnato ad inizio stagione poi ha preferito offrire le sue prestazioni offensive altrove. N.G. 

Maurizio Fucelli: Senza di lui probabilmente il calcio a Chianciano Terme non esisterebbe. Grazie, Presidente. 7,5

Mitri Pistoi: il CV parla chiaro: un direttore sportivo che è nel calcio da quarant'anni. Basta questo come feedback. Contributo fondamentale per professionalità ed esperienza. 7 (che forse sarebbe 8 in campionati di più alto livello dove il DS era abituato a stare)

Michele Bruschi: Qualunque allenatore si sarebbe dimesso dopo un girone di andata come il suo. Il Mister mastica calcio e ha gli attributi. È rimasto e ha saputo portare a casa una salvezza che a Natale sembrava utopia. Condottiero. 7,5

Eugenia Martino: Se la squadra, atleticamente, ha dato il meglio di se nel girone di ritorno, il merito dell'aspetto fisico è anche suo visto che ufficialmente è il preparatore. Li ha messi in riga. 7

Una citazione speciale, oltre ai tifosi che non hanno mai mancato di sostenere la squadra, in casa e fuori, la meritano quelle figure storiche che sono linfa vitale per le squadre dilettantistiche e che fanno parte delle grandi rarità per il prezioso sostegno che sanno dare all'ambiente: Patrizia Chechi, Roberto Mazzetti, Franco Crociani e la Famiglia Landi su tutti, oltre alla segreteria, gli accompagnatori e il Consiglio di Amministrazione che permette a questa squadra di esistere, sopravvivere e andare avanti.


Giacomo Testini

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