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lunedì 28 settembre 2020

La Virtus Chianciano chiede chiarezza!




La Virtus Chianciano con un comunicato chiede chiarezza agli organi competenti sulla regolarità di un campionato nell'era Covid-19 ed evidenzia i rischi per i giocatori anche per le attività lavorative. 

La ASD Virtus Chianciano Terme - Sezione Calcio, come prima società dilettantistica colpita dal Covid-19 in questo inizio di stagione 2020/2021, si fa portavoce di una situazione difficile e forse gestita male dagli organi competenti.
La FIGC, nonostante tutti i protocolli redatti, può fare poco di fronte alla positività di un atleta. La palla passa alle autorità sanitarie competenti, che applicano la classica procedura dell'isolamento fiduciario di 14 giorni: viene fatto un primo tampone all'inizio e un secondo (ed ultimo) a fine isolamento. Soltanto con due tamponi negativi (e dopo aver passato obbligatoriamente 14 giorni in isolamento fiduciario), si può riprendere tutte le attività, che siano sportive, sociali o lavorative.
Ci domandiamo, allora: che senso ha rispettare tutti i protocolli richiesti, che comportano impegno anche economico per società come la nostra, se poi alla prima positività si sospende tutto? Non stiamo certo a sindacare come gestire la positività di un tesserato: non ne abbiamo le competenze, né tantomeno sottovalutiamo il Covid-19. Siamo consapevoli della pericolosità del virus per la salute di tutti i cittadini, e siccome siamo anche certi che queste situazioni possono sopravvenire più volte durante il corso dell'anno, ci domandiamo ancora: come sarà possibile lo svolgimento di un campionato che dura 7 mesi?
I tesserati, sia atleti che accompagnatori, sono dilettanti in campo e "professionisti" fuori. Tutti, la mattina, si alzano per andare a lavorare: dover affrontare un isolamento fiduciario di 14 giorni vuol dire stare in casa e – appunto - non andare a lavorare. Può succedere una volta, ma non possiamo correre il rischio che si ripeta: sorge la paura di perdere il lavoro per chi è dipendente, o di non lavorare per chi è autonomo. Onestamente, in questo periodo storico, non è cosa di poco conto.
In ambito sportivo, la regolarità del campionato stesso verrebbe a mancare: stare fermi per due settimane a fine preparazione, come è successo a noi della Virtus Chianciano, non agevola certo l'eventuale ripresa, e anche i continui slittamenti o rinvii delle gare renderebbero “falsata” la competizione stessa. Noi non abbiamo la ricetta giusta: siete voi organi competenti – e qui ci rivolgiamo alla FIGC Toscana e ISS - a tracciare la via e fare le regole. Noi, a questi patti, non ci stiamo.
Siamo convinti che così non si può andare avanti: non soltanto per noi, ma per tutto il calcio dilettantistico.
La Società, dopo essersi consultata anche con la volontà, i timori e le necessità dei suoi tesserati, si riserva la decisione finale di partecipare o meno al torneo di Prima Categoria - girone H.
Siamo pronti ad ascoltare e a confrontarci, ma esigiamo chiarezza e lungimiranza.
Cose che, fino a questo momento, non abbiamo percepito.

Il Consiglio Direttivo della ASD Virtus Chianciano Terme - Sezione Calcio


Saluti,


Valtubo